Autunno al sole. Poteva sembrare uno slogan beneaugurante, è stata una costante per tutto il mese. Oltre ogni ragionevole speranza. A dimostrazione che la natura è clemente con quel segmento di paradiso che definiamo convenzionalmente Litorale Pontino.
Settimane di escursioni in mare accompagnati da una temperatura ancora dolce, serate passate attorno ad un tavolo mangiando pesce azzurro. E' il periodo del passaggio dei tonni nelle acque pontine e il mare è pieno di alici. Non c'è fretta nei gesti della gente, le strade sono tranquille, i colori sfumati e sereni. Retorica, enfasi poetica? Tutt'altro.
Fedele fotografia di una realtà che è sotto gli occhi di tutti da sempre. Basta esserci, e prendere per se questo ben di Dio. Ma se il contenitore è sempre lì, a disposizione, con le bellezze naturali, storiche e architettoniche, a riempirlo non ci pensa quasi nessuno. Ed è un vero peccato. Tutti entusiasti a parole all'idea che "stagione continua" sia la parola d'ordine più ragionevole, tutti determinati nell'attribuire ad altri il compito di farsi venire idee e realizzarle.
C'è il turismo culturale e congressuale, c'è il turismo scolastico, basta realizzare un calendario e tenere oliate le macchine. Non è particolarmente difficile. Ma le associazioni di categoria, le amministrazioni locali vivono d'altro, impegnate in operazioni politiche o di bottega.
Ma noi non disperiamo. Ottobre si sta rivelando importante. Speriamo che novembre lo sia altrettanto.
Settimane di escursioni in mare accompagnati da una temperatura ancora dolce, serate passate attorno ad un tavolo mangiando pesce azzurro. E' il periodo del passaggio dei tonni nelle acque pontine e il mare è pieno di alici. Non c'è fretta nei gesti della gente, le strade sono tranquille, i colori sfumati e sereni. Retorica, enfasi poetica? Tutt'altro.
Fedele fotografia di una realtà che è sotto gli occhi di tutti da sempre. Basta esserci, e prendere per se questo ben di Dio. Ma se il contenitore è sempre lì, a disposizione, con le bellezze naturali, storiche e architettoniche, a riempirlo non ci pensa quasi nessuno. Ed è un vero peccato. Tutti entusiasti a parole all'idea che "stagione continua" sia la parola d'ordine più ragionevole, tutti determinati nell'attribuire ad altri il compito di farsi venire idee e realizzarle.
C'è il turismo culturale e congressuale, c'è il turismo scolastico, basta realizzare un calendario e tenere oliate le macchine. Non è particolarmente difficile. Ma le associazioni di categoria, le amministrazioni locali vivono d'altro, impegnate in operazioni politiche o di bottega.
Ma noi non disperiamo. Ottobre si sta rivelando importante. Speriamo che novembre lo sia altrettanto.