29.1.09

Sicilia: scoprire la costa tirrenica

Tra Palermo e Milazzo si estende la costa settentrionale della Sicilia, quella che si affaccia sul Mar Tirreno. Durante la stagione estiva le strade costiere sono affollatissime di viaggiatori, attratti qui dal bellissimo litorale e da un altrettanto ricca zona interna. Tutta la fascia costiera è un susseguirsi di località balneari, spiagge e paesini quasi esclusivamente dediti al turismo.

Di buone ragioni per visitare il nord della Sicilia ce ne sono tante. E una di queste è passare le proprie ferie in una località della costa tirrenica o delle vicine zone interne. Una buona idea per trascorrere un soggiorno rilassante e con la giusta dose di indipendenza, magari con amici o con la famiglia, è affittare una casa sicilia, che offre la possibilità di godersi una vacanza di media-lunga durata con la comodità di sentirsi a casa propria. Si possono trovare ville, appartamenti e case vacanze in sicilia consultando gli ormai abbondanti siti specializzati sulla ricettività dell'isola.
 
Cefalù con la bella spiaggia a mezzaluna su cui si affaccia è la meta più frequentata di tutta la costa. Da villaggio di pescatori si è trasformata in località di villeggiatura alla moda, seconda solo a Taormina quanto a notorietà. La sua posizione ai piedi della Rocca, i suoi vicoli medievali e i monumenti la rendono un luogo splendido dove trascorrere una vacanza sicilia. Su tutto spicca la Cattedrale, una delle espressioni più alte dell'arte arabo-normanna.

La Rocca, che fa da sfondo alle viuzze del centro storico, era la sede della cittadella islamica, fino al 1064, quando i normanni conquistarono Cefalù e la spostarono sulla baia. Una bella scalinata chiamata salita saracena conduce sulla cima della parete rocciosa, dove si trova il Tempio di Diana del IV secolo a.C.

Procedendo verso est, accompagnati dalla sagoma delle isole Eolie, dopo Cefalù si incontrano paesini ricchi di fascino e storia e insenature e spiagge che invitano alla sosta. A est si incontrano le spiagge molto belle e pulite. Quelle intorno a Capo d'Orlando e al promontorio su cui si trovano le rovine dell'antica Tindari sono magnifiche. Anche Milazzo, principale porto per le isole Eolie, nonostante sia un po' adombrato da una forte industrializzazione, nasconde alcuni incantevoli tratti di litorale.

Dopo Cefalù, Capo d'Orlando, con il suo castello medievale che sovrasta il promontorio, è la seconda destinazione più apprezzata di questa zona. la bellezza delle sue spiagge e la presenza di buone infrastrutture ricettive ne hanno fatto, specialmente durante la stagione balneare, un centro di notevole richiamo turistico. S.Gregorio rappresenta il cuore di questo turismo per via della bellissima spiaggia. Inoltre Scafa si trova in una posizione privilegiata dal punto di vista panoramica perché domina il tratto di costa compreso tra Capo d'Orlando e Capo Calavà.

Lungo la costa si incontra il borgo medievale di Brolo circondato dalla catena montuosa dei Nebrodi e da una vasta pianura di giardini che degrada sul mare. Dalla sommità della Torre Vinciguerra lo sguardo spazia su uno scenario di incantevole bellezza che racchiude l'ampio arco di mare tra Capo Calavà e Capo d'Orlando ed ha sullo sfondo le isole Eolie.

Tra Capo d'Orlando e il Golfo di Patti, a dolce pendio verso il mare, si trova Gioiosa Marea. L'antico borgo venne fondato nel 1366 sulla sommità del Monte di Guardia. Dalle rovine della Torre Vinciguerra si gode uno splendido panorama sulla costa. Le belle spiagge di Capo Calavà e di San Giorgio, la limpidezza delle acque del mare, le bellezze del paesaggio, il patrimonio artistico, fanno di Gioiosa Marea un centro di sicura vocazione turistica.


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Laura Boi



Balletto di Sardegna - Su muccadori de sa sposa

L’Asmed-Balletto di Sardegna, è lieto di annunciare la nuova direzione artistica di
GUIDO TUVERI
Per l’occasione sarà rappresentato
Su muccadori de sa sposa
Sabato 7 febbraio 2009
La Vetreria di Pirri (Cagliari)Ore 21

Su Muccadori de sa Sposa
Idea originale e regia: Guido Tuveri
Coreografie: Guido Tuveri in collaborazione con gli artisti Rossana Luisetti, Ignazio Nurra, Valentina Puddu
Chitarra solista: Giacomo Deiana
Cantante solista: Ignazio NurraScelte musicali: Ignazio Nurra, Guido Tuveri
Video: Valentino Usai
Costumi: Archivio costumi Tascusì, archivio costumi Arabesque, Elisabetta Corona
Tessitura primitiva della lana realizzata dalle donne del Parco Geominerario guidate da Daniela Ducato
Produzione: ASMED, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla CulturaSpettacolo realizzato con il contributo del Comune di Cagliari – Assessorato alla Cultura

Le vicende della storia d’amore tra due giovani, lo stupro di una giovane donna (la sposa), la solidarietà di altre donne (il tessuto sociale) si sviluppano sullo sfondo di una parte della nostra storia recente: la fine della seconda guerra mondiale la liberazione americana. La storia è ambientata tra le miniere di Montevecchio e Ingurtosu.
La varietà sonora, basata sulla musica sacra con alcuni inserti di brani contemporanei, è intercalata dalla voce di Ignazio Nurra che propone alcuni canti classici del repertorio sardo di compositori nuoresi. I riferimenti al dramma shakespeariano riportano lo spettatore indietro nel tempo e, contemporaneamente, lo pongono davanti al confronto tra passato e presente.

Durante lo spettacolo alcune donne di Iglesias e di Guspini guidate da Daniela Ducato creano con le loro mani e i loro corpi il “tessuto sociale” (il velo della sposa), impastando insieme fiocchi di lana di pecora sarda colorati con le terre del Parco Geominerario e con le erbe selvatiche, i frutti, gli ortaggi del Medio Campidano. La tessitura primitiva della lana di pecora riproduce condizioni tattili-sensoriali, sonore, simili a quelle percepite nell’utero materno. Senza fili, senza aghi, senza telai, gli spettatori vedranno nascere davanti ai loro occhi coperte e panni colorati destinati al corredo della sposa. I tessuti di miniera prodotti durante gli spettacoli, saranno esposti al Museo dei tessuti e della Moda di Parigi, al Museo Tama Art University di Tokyo e a Palazzo Pitti di Firenze. Successivamente verranno messi all’asta a favore dell’associazione Emergency.

INFO
Balletto di Sardegna
Traversa via della Pace, 2 – 09044 Quartucciu (CA)
Tel +39 070 8564987Fax +39 1786037764
info@ballettodisardegna.com

BALLETTO DI SARDEGNA
Prima compagnia di danza della Sardegna riconosciuta ufficialmente dalle Istituzioni, dal 1982 è riuscita a creare un repertorio originale puntando sempre sulla qualità e sulla diversificazione delle proposte che vanno dal neoclassico al contemporaneo, avvalendosi di coreografi e danzatori illustri della scena italiana e internazionale, tra cui Tere O'Connor, Phyllis Gutelius, Massimo Moricone, Françoise André, Robert North, Mauro Bigonzetti, Enrica Palmieri, Mario Piazza, Gabriella Borni, Dino Verga, Guido Tuveri. La compagnia è riuscita ad organizzare un circuito che, partendo da Cagliari, diffonde la cultura della danza su tutto il territorio sardo. Dal 2009, il Balletto di Sardegna, con la direzione di Guido Tuveri, sarà impegnato nella realizzazione di un progetto triennale sullo studio dei miti e delle leggende sarde: un percorso storico-culturale e sociale legato anche all’aspetto linguistico.

28.1.09

Last Minute Pasqua e Pasquetta 2009 a 5 Km da Gallipoli

Su LastMinute-Puglia.it potete trovare una strepitosa offerta per trascorrere la vostra Pasqua e Pasquetta a 5 minuti da Gallipoli. Una guida completa con tutte le offerte last minute per le tue vacanze in Puglia.
Sul sito potrete trovare anche tante altre offerte vantaggiose e pacchetti low cost in Case Vacanza, Ville e Casali, Hotel, Agriturismo.

27.1.09

Vacanze a San Vito lo Capo

In una posizione straordinaria, all'estremità settentrionale del promontorio che chiude a ovest il golfo di Castellamare – anticamente chiamato Capo Egitarso -, sorge San Vito lo Capo, in Provincia di Trapani. Ci troviamo sulla costa nord occidentale della Sicilia.

Il paese, che si protende sul mare tra le due riserve naturali di straordinaria importanza ambientale di Monte Cofano e dello Zingaro, conserva ancora oggi un impronta fortemente arabeggiante. Case bianche squadrate, gli intimi cortili interni, le vie strette, le piante di gelsomino e le coloratissime buganvillee che incorniciano i portoni.

Colori, profumi e sapori si fondono dando vita ad un paesaggio tipicamente mediterraneo: le basse case bianche si affacciano su una spiaggia dalla sabbia bianchissima davanti ad un mare turchese, dai fondali suggestivi. L'antico borgo marinaro, con le due frazioni, Makari e Castelluzzo, è rinomata proprio per la sua splendida spiaggia, vera e propria perla del Mediterraneo, che con la sua forma abbraccia letteralmente il mare.

La vita si concentra sul corso principale, via Savoia, ricca di negozi, bar, ristorantini e bancarelle. Nei fine settimana d'estate qui si riversa un fiume di persone. A San Vito lo Capo si possono praticare sport velici, surf, immersioni, sport in generale, ottime alternative alla vita da spiaggia.

Sulla via principale si può ammirare di Santuario di San Vito Mrtire del XIII secolo, una chiesa-fortezza di grande interesse storico, attorno alla quale si è sviluppato l'abitato. Da visitare il Museo del Mare, sede anche dell ufficio turistico, che raccoglie reperti ritrovati nei magnifici fondali antistanti San Vito.

Scegliere una casa in affitto, un hotel o un residence a San Vito lo Capo è molto semplice grazie ad un'offerta ricchissima di strutture ricettive di ogni tipologia adatte a soddisfare qualsiasi esigenza di vacanza. Durante la stagione estiva sia gli alberghi che i ristoranti sono pienissimi e giocare d'anticipo risulta essere sempre la strategia più giusta da seguire.

Il turista che viene in vacanza a San Vito lo Capo sarà accolto dall'ospitalità sincera di uno dei più begli angoli di sicilia, dove si troverà anche una gastronomia fantasiosa e una grande produzione vitivinicola. Particolarmente pregiato è il cous cous di pesce che a settembre diventa protagonista di un appuntamento ormai celebre che richiama migliaia di persone. Quest'anno dal 22/27 settembre si svolgerà la XII edizione.

La cittadina ospita il "Cous Cous Fest" dal 1998, una rassegna di cultura ed enogastronomia. Si tratta di una gara gastronomica internazionale di cous cous che impegna chef provenienti da 8 paesi di tutto il Mediterraneo - Costa d'Avorio, Francia, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal e Tunisia - che si affrontano proponendo il cous cous cucinato secondo la propria tradizione gastronomica.

Questo appuntamento, che chiude la vivace estate sanvitese, è una grande espressione di pace e integrazione tra culture. I partecipanti si contendono la palma del miglior cous cous dell'anno. La festa dura sei giorni e, tra assaggi di piatti e degustazioni di vini, laboratori di cucina e mercatini, si svolgono anche concerti e spettacoli. Durante il weekend San Vito lo Capo è presa d'assalto e per assaggiare l'ottimo piatto è meglio scegliere gli altri giorni della settimana.


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Laura Boi



25.1.09

Romantico San Valentino al Ristorante L'Incontro in uno dei Borghi più belli d'Italia

Oggi sul portale di promozione turistica dell'Oltrepò Pavese OltrepEAT, che utilizza le mappe di google (google maps) per promuovere il territorio Oltrepadano abbiamo inserito la proposta per S. Valentino del Ristorante L'Incontro di Zavattarello, uno dei Borghi più belli d'Italia.
Qui troverete molti piatti tipici locali tra cui:
Salumi nostrani di produzione propria, ravioli casalinghi al sugo di brasato, tortelli di ricotta e spinaci, pisarë e fasö, polenta e cinghiale, arrosti misti, brasati e inoltre le migliori crostate casalinghe. Il tutto accompagnato da ottimi vini dell'oltrepò pavese e dei colli piacentini.
Ecco cosa propone il menù di San Valentino

Gli antipasti a lume di candela
Selezione di salumi dell'Alto Oltrepò Pavese
Tortino salato ai formaggi e verdure
Peperoni ripieni
il tutto accompagnato da pane casereccio

Romantici primi piatti
Risotto alla fragola
Agnolotti caserecci allo sufato di brasato al Bonarda

Appassionati secondi piatti
Arrosto rustico con patate
Aparagi innnamorati

I dessert degli innamorati
Torta casalinga "ti amo"

Atmosfera Romantica con musica soft di atmosfera e passeggiate nel borgo antico di Zavattarello,

uno dei borghi più belli d'Italia

23.1.09

San Valentino all'insegna del relax e benessere al Park Hotel Olimpia di Brallo in Oltrepò Pavese


Passa un romantico Week End di San Valentino in Oltrepò Pavese , soggiornando in uno degli Alberghi che lo popolano. Oggi sul portale OltrepEAT presentiamo la proposta per San Valentino del Park Hotel Olimpia, centro Benessere di Brallo di Pregola, in Oltrepò Pavese.
Il Park Hotel Olimpia è un oasi di relax e benessere nel cuore dell'Oltrepò Pavese
Nel cuore dell’Oltrepo Pavese, in un ambiente ideale per chi ama i silenzi magici della montagna, i colori cangianti dei boschi e le suggestioni delle antiche leggende, il Park Hotel Olimpia è una “casa” che profuma di nuovo e di fresco, immersa nel verde e lontana dai rumori della vita quotidiana.
Là dove l’estrema propaggine dell’Emilia Romagna si insinua tra Liguria, Piemonte e Lombardia, Brallo di Pregola domina da una parte l’alta Valle Staffora e dall’Alta la Val Trebbia. Tra pinete, boschi, vasti pascoli e suggestivi crinali si trova l’albergo (4 stelle) “perfetto” per soggiorni rigeneranti all’insegna dell’attività fisica, del benessere e della buona cucina, ma adatto anche ad ospitare incontri di lavoro in una location “alternativa”.
Ecco quindi la proposta per S. Valentino del Park Hotel Olimpia:

3gg./2 notti

2gg.in pensione completa,compresa romantica cena di S.Valentino a lume di candela
Dolci delizie e spumante in camera all'arrivo
1 ingresso nell'Area umida con utilizzo di sauna,bagno turco,doccia emozionale con cromo e aromaterapia,piscina con idromassaggi e servizio di tisaneria

in camera SUPERIOR Euro 228,00/p.p.
in camera DE LUXE Euro 243,00/p.p.
in JUNIOR SUITE Euro 267,00/p.p.

in 1/2 pensione da Euro 204,00/p.p.

2gg./1 notte

1 g.in 1/2 pensione ,
con romantica cena di San Valentino a lume di candela
Dolci delizie e spumante in camera all'arrivo
1 ingresso nell'Area umida con utilizzo di sauna,bagno turco,doccia emozionale con cromo e aromaterapia,piscina con idromassaggi e servizio di tisaneria

in camera CLASSIC Euro 133,00/P.P.

Clicca qui per scaricare il volantino e avere maggiori informazioni sul Park Hotel Olimpia

22.1.09

Golfo Aranci, museo naturale all'aria aperta

Il borgo marinaro di Golfo Aranci si trova sulla costa nord orientale della sardegna, in Gallura, immerso in uno scenario dal notevole valore naturalistico. In origine veniva chiamata Figari molto probabilmente per l'abbondanza di alberi da fico. Il nome Golfo Aranci pare derivi dal naufragio in questo mare di una nave carica di arance, ma più realisticamente deriva dalla parola "Ranci" che in gallurese significa "Granchi", di cui queste acque erano particolarmente ricche.

Un tempo esistevano poche case di pastori qui. L'attuale sviluppo turistico di Golfo Aranci ha le sue radici nel periodo intorno al 1881, quando le Ferrovie della Sardegna ottennero il trasferimento navale (che collegava la Sardegna alla penisola) da Olbia alla rada di Golfo Aranci. Il paesino si consolidò anche come attrezzato centro di pesca e alcuni pescatori provenienti dall'isola di Ponza decisero di stabilirsi nel luogo.

Il borgo di pescatori pian piano negli anni '60 del 900 diventa il secondo scalo della costa nord della Sardegna dopo Olbia, iniziando a sviluppare anche il suo profilo turistico, forte soprattutto delle sue bellezze territoriali e della vicinanza a località culto della Costa Smeralda.

Oggi è un importante località turistica, punto d approdo dei traghetti da e per Civitavecchia e Livorno, organizzata per accogliere al meglio le tante presenze di turisti che ogni anno la scelgono come meta dei loro viaggi in sardegna. A disposizione dei viaggiatori, un completo elenco di strutture ricettive che spaziano dagli hotel agli appartamenti sardegna, ai villaggi turistici, a campeggi, fino ad arrivare a soluzioni più semplici ed economiche come gli agriturismo e i bed and breakfast.

Il golfo è chiuso a nord dal suggestivo promontorio di Capo Figari: un immenso habitat di flora e fauna con i colori e profumi tipici della macchia mediterranea. L'arco costiero è caratterizzato da alte falesie a picco sul mare e da un susseguirsi di insenature e grotte orlate di scogli e morbidi arenili. Dalla sommità del monte il panorama si rivela come un museo naturale all'aria aperta: dall'isola di Figarolo e Tavolara, alle isolette di Mortorio e Soffi con sullo sfondo la Costa Smeralda.

Il paesaggio di Capo Figari è rimasto inalterato nei tempi grazie ad un isolamento naturale e all'istituzione di un area protetta. Percorrendo la strada sterrata che porta al capo si incontra Cala Moresca, una piccola spiaggetta proprio di fronte all'isolotto Figarolo. Proseguendo a piedi sui sentieri che si inerpicano sul promontorio si arriva a Punta Filasca o a Cala Greca, una striscia di sabbia bagnata da acque cristalline.

Tra Golfo Aranci e Olbia si sussegue una costa bassa e regolare, caratterizzata da piccole insenature e spiagge di finissima sabbia bianca, alcune proprio con accesso diretto dal paese, circondate dalla macchia mediterranea e lambite da acque trasparenti. Provenendo da Olbia si incontrano Spiaggia Bianca, Cala Sassari, Sos Aranzos , Nodu Pianu, fino ad arrivare alle spiagge del paese.

A nord di Golfo Aranci , al di là del promontorio di capo Figari, si estendono le bianche spiagge e belle scogliere del golfo di Marinella, circondato da morbidi rilievi ricoperti di macchia mediterranea. L'insenatura orlata di rocce granitiche dalla forme fantastiche, come quella del Cane e quella del Serpente, ospita numerosi insediamenti turistici.

Golfo Aranci non è solo mare e una vacanza a golfo aranci è ideale anche al di fuori dalla stagione estiva, con tanti benefici in termini economici prima di tutto. Si trova immerso in una terra complessa, che è la Sardegna, ricca di tantissime specificità che vanno ben oltre la costa. Per dare qualche suggerimento, nei dintorni è presente il pozzo sacro nuragico di Milis, e sull'isolotto Figarolo sono stati scoperti importanti ruderi romani, a testimonianza che la zona è stata popolata fin dalla preistoria. Ma c'è anche la gastronomia, mix di sapori di mare e risorse della terra, ci sono i borghi e le costruzioni agricole, i paesaggi dell'interno…

Si possono inoltre praticare svariati sport come il trekking, gli sport nautici e velici e le immersioni: il mare antistante Golfo Aranci offre, a pochissimi metri di profondità, ricchi tesori, un grande patrimonio di fauna marina apprezzata e ricercata dagli appassionati di immersioni subacquee.


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Laura Boi




21.1.09

Passeggiate sulla mappa satellitare dell'oltrepò Pavese con oltrepeat e la Pietra Verde

Oggi sul portale di promozione turistica dell'Oltrepò Pavese sulle google maps, OltrepEAT pubblichiamo in collaborazione con l'Associazione "La Pietra Verde" la mappa satellitare del sentiero denominato "La Panoramica" .
Da Brallo di Pregola si percorre il sentiero passando da Pian del Lago fino a giungere al bivio per Dezza, da dove, procedendo sulla destra, incomincia la strada bianca che corre lungo il confine tra la Lombardia e l'Emilia Romagna e dalla quale si gode di uno splendido panorama, avendo sulla destra la valle Avagnone e sulla sinistra la più nota val Trebbia. Il primo tratto del sentiero è immerso nel bosco, di latifoglie, di conifere o misto, permettendoci di udire il canto di innumerevoli uccelli passeriformi e di imbatterci nelle piste lasciate dal capriolo (Capreolus capreolus) o negli insogli indicanti la presenza del cinghiale (Sus scrofa).
Quando ad un certo punto si abbandona il bosco la vista può godere dei panorami di tutto rispetto che questa passeggiata è in grado di offrire, soprattutto sono l'imponente profilo del Monte Lesima (m.1724 slm) e la maestosa sagoma del Monte Alfeo a stagliarsi nel cielo allorchè si porga lo sguardo verso Sud-Ovest. Se lo scenario lontano che ci viene offerto è meraviglioso lo stesso si può dire per il paesaggio che avvolge il sentiero, fatto di vecchi campi e pascoli che con l'abbandono delle attività umane lasciano pian piano spazio a giovani alberi e soprattutto in un primo momento agli arbusti quali ad esempio il biancospino (Crataegus monogyna), la rosa canina (Rosa canina) e le ginestre. Questi arbusteti rappresentano un ambiente molto interessante per ciò che riguarda l'avifauna, sia in inverno sia d'estate infatti possiamo imbatterci in specie interessanti che trovano qui il loro habitat.

La PanoramicaIn inverno le bacche di alcune essenze arbustive rappresentano una riserva di cibo fondamentale per la sopravvivenza soprattutto dei turdidi (Turdus ssp.) i quali in parte giungono dal Nord Europa per trascorrere da noi la stagione fredda, aggiungendosi quindi a quelle specie o popolazioni stanziali. Sarà perciò semplice osservare qualche tordo sassello (Turdus iliacus) insieme alle numerose e rumorose cesene (Turdus pilaris) entrambe specie presenti qui solo in inverno che si aggiungono ai tordi bottacci (Turdus philomelos), alle tordele (Turdus viscivorus) ed ai merli (Turdus merula) che si fermano anche per nidificare. Se quelle sopra citate sono specie relativamente comuni e facili da osservare a queste latitudini lo stesso non si può affermare per altre specie. Ne è un esempio il tordo golanera (Turdus atrogularis), del quale venne trovato un individuo morto il 24 novembre del 2005 proprio in questi terreni. Si tratta di una specie di comparsa accidentale in Italia (18 segnalazioni in totale prima di questa) e ovviamente ancor più rara in Lombardia; questo per dire che nella grande quantità di specie comuni a volte capita di trovare anche specie rare. La presenza di numerosi contingenti di tordi è testimoniata anche dalla gran quantità di capanni utilizzati per la caccia a questi passeriformi. Con l'arrivo della stagione riproduttiva, molti di quei tordi che erano presenti in inverno migrano verso Nord lasciando il posto ad altri passeriformi provenienti dai quartieri di svernamento; potremo allora ammirare le livree dell'averla piccola (Lanius collurio), della sterpazzola (Sylvia communis) provenienti dall'Africa Sub-Sahariana ma anche di specie che non si sono allontanate così tanto in inverno come gli splendidi zigolo muciatto (Emberiza cia) e zigolo giallo (Emberiza citrinella). Il percorso prosegue fino al paese di Colleri, qui, si incrocia la strada Provinciale che porta a Ponte Organasco, si piega a destra su strada asfaltata in direzione Brallo per circa 1 km. L'itinerario svolta a sinistra e poi ancora a destra in direzione del cimitero di Colleri, da qui il percorso abbandona la strada asfaltata e diventa sentiero, costeggia nella parte bassa il cimitero e raggiunge la frazione di Feligara in circa 20 minuti.

Poco prima della piccola frazione si incontra una bellissima fontana "La fontana dell'arbio" ristrutturata recentemente, si prosegue attraversando la frazione per risalire nuovamente sulla Provinciale.

Incrociata la Provinciale, si raggiunge il paese di Brallo di Pregola in circa 50 minuti.

20.1.09

Romantico week end di San Valentino in Oltrepò Pavese alla Pernice Rossa

Passa un romantico Week End di San Valentino in Oltrepò Pavese , soggiornando in uno degli Alberghi che lo popolano. Oggi sul portale OltrepEAT presentiamo la proposta per San Valentino della Pernice Rossa di Menconico, in Oltrepò Pavese. Nell' alta Val Staffora a cavallo tra le province di Pavia e Piacenza si trova il Monte Penice; sulle sue pendici sorge il comune di Menconico a 740 metri sul mare e la "Pernice Rossa" a 1100 metri sul livello del mare.
Il paesaggio è quello che caratterizza tutta l'alta Val Staffora con le sue vaste aree verdi che alternano rigogliosi boschi e splendidi prati verdeggianti. Anche l'aspetto culturale ricopre una grande importanza data la presenza nelle vicinanze dell'antico convento di Valle Scura, le cui pietre sono state ostello per viandanti, poi chiesa e in seguito convento, poi ruderi, dopodichè ancora utilizzate prestandosi all’agricoltura e ora sono ancora lì, di nuovo come un tempo ad ospitare i viaggiatori.

A tutti gli innamorati La Pernice Rossa propone un weekend d ’amore A lume di candela, Al tepore del camino, Qui dove la natura Vi aspetta per coccolarVi in un silenzioso abbraccio

Proposta weekend di San Valentino : 14–15 febbraio 2009


1- Cena a tema, pernottamento, prima colazione e pranzo della domenica euro 85,00 a persona

2- Cena a tema, pernottamento e prima colazione Euro 70,00 a persona

Menu’ di San Valentino

Aperitivo analcolico
Antipasti Tagliere di affettati misti (coppa, pancetta, salame di Varzi)
Formaggi misti con miele e marmellate

Primi Piatti
Tagliatelle al mirtillo e funghi porcini
Risotto al taleggio

Secondi Piatti
Brasato aromatico con la polenta bergamasca

Buffet di dolci a sorpresa

Spumante Acqua, Vino della casa, Caffe’ e correzione

Solo cena € 35,00 a persona Gradita la prenotazione

La capacità ricettiva dell'albergo vanta camere con vista sul paesaggio circostante, tutte dotate di bagno privato. Inoltre vi sono ben 8 chalet con 6/7 posti letto ideali per una vacanza o più semplicemente un week end lontano dallo stress e dai frenetici ritmi di tutti i giorni. Immergetevi nella tranquillità e nelle magiche atmosfere di questi meravigliosi luoghi, potrete godere della calorosa ospitalità della "La Pernice Rossa" in una cornice esclusiva.

Santa Teresa di Gallura, lo spettacolo del granito

Santa Teresa di Gallura è situata sulla costa settentrionale della sardegna. Si estende sopra un tavolato roccioso che si trova a 44 m sul livello del mare, affacciato davanti al canale delle Bocche di Bonifacio. Sorge nella stretta insenatura naturale del Porto Longonsardo, su un territorio caratterizzato da affioramenti granitici e coste frastagliate.

Collocata in uno degli angoli più suggestivi e affascinanti del Mediterraneo, è una meta che offre un'ampia serie di opportunità di alloggio e di svago. Santa Teresa è perfettamente attrezzata per accogliere i turisti e soddisfare le loro esigenze nel migliore dei modi. Per godersi una vacanza a Santa Teresa di Gallura è a disposizione una variegata molteplicità di soluzioni ricettive, quali hotel, residence, bed & breakfast, agriturismo, ville e case vacanza a Santa Teresa di Gallura, ristoranti, servizi sulle spiagge, possibilità di praticare attività sportive, e così via.

Santa Teresa nasce nel 1808 con Decreto Regio di Vittorio Emanule I, ma da sempre rappresenta un crocevia di popoli per la sua strategicità. In questo territorio si sovrappongono le tracce delle civiltà che hanno popolato la zona, i villaggi nuragici, le cave romane, il castello medioevale, la torre cinquecentesca che domina lo stretto.
A pochi km da Santa Teresa, si trova un luogo di maggiore interesse archeologico, il sito di Lu Brandali. Qui si possono ammirare i resti di un interessante complesso nuragico, costituito da un nuraghe, numerosi tafoni (cavità presenti nelle rocce) e una tomba di giganti.

Il suggestivo promontorio di Capo Testa, costituito da rocce granitiche erose dal vento, è collegato alla terra ferma da un sottilissimo istmo, lungo il quale si estendono due spiagge. Al tempo dei romani era utilizzato sia per la posizione strategica, sia per approvvigionarsi del granito presente. Nella parte nordoccidentale si possono ancora vedere i resti di cave di granito, oggi abbandonate, intensamente sfruttate sia dai romani (colonne del pantheon), che dai pisani (colonnati del duomo).

Sul promontorio di Capo Testa è presente un faro di fondamentale importanza per la navigazione nel tratto di mare delle Bocche di Bonifacio. Proprio da Santa Teresa partono quotidianamente i collegamenti con la Corsica e con le Isole dell'arcipelago della Maddalena. Il porto turistico, situato in un profondo fiordo riparato da tutti i venti e immerso in un contesto ambientale di rara bellezza, è attualmente uno dei centri marittimi più attrezzati dell'area con i suoi 700 posti barca.

Il paese ha una struttura molto razionale, fatta di strade perpendicolari le une alle altre, tipicamente sabauda di tipo militare. Ai margini dell'abitato, verso nord ovest, si erge la torre di Longosardo che segna l ingresso del porto. Eretta pare da Filippo II alla fine del XVI sec Il, prende il nome di Longonsardo dall'omonimo castello trecentesco, distrutto nel 1422 dai genovesi. Dalla terrazza si gode una splendida vista sulla spiaggia sottostante, le pareti rocciose del fiordo e le Bocche di Bonifacio.

Ogni anno migliaia di visitatori si recano a Santa Teresa per le sua splendida costa punteggiata da numerose calette, rientranze e promontori che nascondono bellissime spiagge bagnate da un mare cristallino e fondali ricchissimi. Ai piedi del paese si trova la splendida spiaggia di Rena Bianca (Bandiera Blu d Europa dal 1987), chiusa sul lato occidentale dalla piccola isola Municca.

A pochi minuti dal centro, Santa Teresa propone un ventaglio di spiagge e calette suggestive lambite da un mare turchese e ornate da graniti dalle forme bizzarre: sulla strada per Capo Testa si trovano la spiaggia di Santa Reparata, Capo Testa (Ponente e Levante), Cala Spinosa (sulla punta estrema di Capo Testa), Cala Grande o Valle della Luna (sull'istmo di Capo Testa); verso Palau si incontrano invece Cala Sambuco, La Marmorata, Porto Quadro, Valle Dell'Erica, Conca Verde, Porto Pozzo e La Sciumara; percorrendo la provinciale per Sassari infine si raggiungono Lu Pultiddolu e La Liccia.

Il paese offre numerosi appuntamenti culturali tra cui spicca l evento culturale di maggior prestigio: Musica sulle Bocche. In programma dal 25 al 31 agosto, il Festival Internazionale di Jazz e non solo,tra l'Italia e la Francia, sulle Bocche di Bonifacio, regala da anni momenti di grande suggestione, emozionanti e innovativi, come i concerti all'alba, al tramonto e a notte fonda, sulle spiagge, nei porti, sulle navi e nelle piazze.



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Laura Boi



14.1.09

Budoni, mare d'autore

Situato sul tratto costiero nord orientale della sardegna, nella regione delle Baronie, Budoni vanta una fortunata localizzazione geografica tra i comuni di Posada e San Teodoro. Immerso in un incantevole scenario paesaggistico, è un luogo ideale per trascorrere le proprie vacanze in pieno relax.

Il paese è circondato da dolci colline, unite da vallate e verdi pianure alla stupenda costa. Il contesto naturalistico del luogo è arricchito dagli stagni alle spalle della spiaggia, dove vive una tipica vegetazione di tamerici e giunchi e una ricchissima avifauna tra cui periodicamente colonie di fenicotteri rosa.

Chi sceglie una vacanza a Budoni è spinto principalmente dalla bellissima fascia costiera. Questa località vanta infatti un patrimonio di 18 chilometri di coste stupende, affacciate sul Mar Tirreno. Il litorale è caratterizzato da lunghi arenili di sabbia bianca molto fine, alternati a piccole insenature e interrotti di tanto in tanto da scogliere. Le acque sono ovunque cristalline e offrono fondali incontaminati dove fare bagni e immersioni.

La bellezza incontestabile del paesaggio, la limpidezza e il colore turchese dei fondali marini e soprattutto un'attenzione particolare alle esigenze del turista fanno di Budoni uno dei luoghi di vacanza più ricercati. Basti pensare che i 4000 abitanti presenti d inverno diventano 70.000 d estate.

A Budoni paese si trova una lunga spiaggia di oltre 4 chilometri che presenta diversi punti di accesso, tra cui Sa Capannizza, Lido del sole, Salamaghe. In direzione sud, verso Siniscola, si incontra la spiaggia di Matta 'e Peru, ideale per i surfisti in quanto battuta dal vento. Dopo Budoni si trova la Baia Sant'Anna, caratterizzata da un fondo di sassi e scogli, meta soprattutto di pescatori. Porto Ainu, con il suo mare blu da cartolina, ha una fondale molto basso ottimo per i bambini. Agrustos e Ottiolu sono le spiagge più a nord e anche le più conosciute. Presso quest'ultima si trova un porticciolo turistico, con oltre 400 posti barca.

Non è una cattiva idea quella di dedicare una giornata per visitare i dintorni di Budoni. Merita di essere visto il borgo storico di Posada, con il Castello della Fava. Sulle vicine colline si trovano interessanti resti archeologici come il nuraghe Su Entosu, il nuraghe Conca 'e Bentu e la domus de jana l'Agliola. Inoltre si possono incontrare nelle campagne i cosiddetti stazzi, tipiche strutture agricole della confinante Gallura. E ancora si può fare un escursione a San Teodoro e sulle isole di Tavolara e Molara.

Il divertimento non manca: Budoni è particolarmente rinomata tra i giovani perché ospita numerosi locali notturni, discoteche e luoghi di incontro che rendono la vita serale molto animata.

Budoni è perfettamente organizzata per poter accogliere, durante la stagione estiva, migliaia di presenze e offre ai turisti un completo elenco di strutture ricettive e la possibilità di poter trascorrere diversi tipi di vacanza. Le soluzioni proposte vanno dall'hotel di lusso al residence in sardegna, al villaggio turistico, al campeggio, fino ad arrivare a soluzioni più semplici ed essenziali come l'agriturismo e il bed and breakfast. Non mancano inoltre tutti i servizi nelle spiagge e la possibilità di praticare attività sportive, come surf, sci, immersioni e altro.


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Laura Boi



13.1.09

Vacanze a Porto Cesareo

Vacanza in puglia? Porto Cesareo è la risposta giusta per chi ama le vacanze all'insegna del contatto con un ambiente naturale incontaminato. Situata sulla costa Ionica, in provincia di Lecce, questa località salentina è una popolare realtà turistica, oltre che centro rinomato per la pesca, tra le mete più ambite per i viaggi in puglia. Visitare Porto Cesareo significa avere l'opportunità di immergersi in paesaggi meravigliosi e trovare relax e divertimento.

È la natura la grande attrazione di questo angolo di Puglia. Porto Cesareo vanta un ampia linea costiera, molto varia e dai contorni frastagliati. 17 km di spiaggia dorata si alternano a bassi scogli e alle spianate calcaree dei terrazzi, intervallate da golfi, insenature, speroni rocciosi, scogli e fronteggiate da un arcipelago di isolotti. Tra queste spicca l'"Isola Grande", chiamata "Isola dei Conigli" in quanto su di essa, negli anni '50, venne iniziato l'allevamento di una colonia di conigli allo stato brado.

Un mare trasparente e limpido e morbide dune di sabbia, talvolta anche di notevole altezza ed estensione, contornano le spiagge sabbiose del litorale di Porto Cesareo: particolarmente belle sono quelli presenti a Lido degli Angeli che raggiungono un altezza di 6- 7 metri.

Grazie alla ricchezza e varietà della vegetazione e della fauna marine, di elevato valore biologico, qui è stata costituita nel 1997 l'area marina protetta di Porto Cesareo. I 32 Km di costa della riserva ricadono nei due comuni di Porto Cesareo e di Nardò, entrambi della provincia di Lecce, un alternarsi di cale sabbiose e tratti di scogliera bassa. L'area si estende fino a 7 miglia dalla costa, tra Punta Prosciutto a nord e Torre dell'Inserraglio a sud. Interessanti da vedere anche la Stazione di Biologia Marina e il Museo Talassografico che contiene una raccolta malacologica, un erbario e rare specie ittiche.

Oltre alla possibilità di praticare i vari sport acquatici, si può sperimentare la pescaturismo, uscendo su barche e pescherecci assieme ai pescatori locali e poi mangiando a bordo il pescato. Il legame col mare si fa ancora più vivace tra 14 al 16 luglio durante la sagra del pesce: le tante pescherie addobbate a festa offrono il miglior pesce della zona e i pescatori anziani del posto preparano "lu quataru", una
ricca zuppa di pesce preparata dai pescatori anziani.

Vacanze a Porto Cesareo vuol dire anche tuffarsi nella storia di cui tutta la Puglia è ricca di testimonianze. Numerosi ritrovamenti testimoniano che il territorio era abitato già in epoca preistorica. Sono presenti sette grandi colonne monolitiche di marmo verde immerse nel mare del periodo romano, quando Porto Cesareo, chiamata <i>Portus Sasinae</i>, aveva un notevole ruolo portuale.

Durante l'Alto Medioevo ci fu un lento abbandono del centro a causa dell'impaludamento e delle continue incursioni dei pirati. Proprio a questo periodo risalgono le torri costiere di cui è ancora ricca la fascia costiera ionica salentina, a difesa dai nemici provenienti dal mare, un esempio è la "Torre Cesarea". Del XVIII secolo è invece una tonnara.


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Laura Boi








12.1.09

Alla scoperta di Agrigento

La costa meridionale della Sicilia, quella che si affaccia sul mare Mediterraneo, offre uno scenario dai forti contrasti paesaggistici: distese di campi si alternano a villaggi arroccati sulle colline e spiagge meravigliose. Peccato che qualche stabilimento industriale di troppo irrompa a spezzare tale armoniosa alternanza.

Agrigento si trova qui, a due passi dalla costa. Città che diede i natali a celebri intellettuali quali Luigi Pirandello e Leonardo Sciascia, Agrigento è, però, particolarmente nota nel mondo per la spettacolare Valle dei Templi. Se si giunge in città dalla costa, si possono ammirare i templi in primo piano, in tutto il loro fascino e magnificenza. Già da sola è un ottimo motivo per una vacanza ad Agrigento.

Il periodo ideale per visitare l'area archeologica sono i mesi di febbraio e marzo, quando i mandorli della valle fioriscono. Ma in realtà non esiste una stagione migliore di un'altra per i viaggi in sicilia.

L'Unesco ha dichiarato la vecchia città di Akragas, con le sue antiche mura e il complesso dei templi patrimonio dell Umanità. Fondata nel 581 a.C. dai coloni di Rodi e della vicina Gela, Akragas fu concepita come luogo di controllo privilegiato sul Mar Mediterraneo per prevenire eventuali attacchi cartaginesi. In breve tempo divenne una delle più importanti città della Magna Grecia, seconda in Sicilia solo a Siracusa.

Dopo essere stata assoggettata all'Impero Romano, nei secoli successivi venne invasa da parte degli Arabi, che la ricostruirono sulla cima della collina in cui oggi si ammira il centro storico caratterizzato da una tipica conformazione araba. Il nucleo urbano medievale, sorto a partire dal VII secolo, infatti, fu ridisegnato dall'insediamento arabo e quindi normanno.

La parte antica vale veramente la pena di essere vista, anche se spesso viene ignorata per la presenza dominante della Valle dei Templi. È un ottimo punto di partenza per comprendere la bellezza di questa città, così divisa tra passato e presente. Ricco di fascino e di personalità, è formato da tante piccole viuzze scoscese e cortili, che somigliano molto a quelli che si possono ammirare nelle città del nord Africa.

Le strette vie della città vecchia convergono nella Via Atenea, la più importante e animata via della città. Lungo la via Atenea, che attraversa interamente il centro storico, si affacciano bellissimi palazzi e numerose chiese frutto di stili di costruzione a volte totalmente diversi tra loro, che contengono all'interno dei veri e propri tesori di arte sacra molto spesso sconosciuti al grande pubblico. Tra le tante presenti spiccano l'Abbazia di Santo Spirito, la piccola chiesa di Santa Maria dei Greci e la magnifica Cattedrale di S. Geraldo.

L'offerta ricettiva è completa, anche se prevalgono le strutture costose. Un bed & breakfast Agrigento nel caratteristico centro storico si rivela la soluzione migliore per chi desidera un soggiorno comodo ed economico.

La costa merita di essere vista. Le località costiere sono tante e ricche di fascino e non si deve dimenticare che dal vicinissimo Porto Empedocle partono le imbarcazioni per Lampedusa e Linosa, le isole Pelagie, dove il mare è tra i più cristallini del Mediterraneo.

Grazie alla sua posizione collinare e alla sua poca distanza dal mare (soli 4 chilometri), Agrigento propone un'ottima cucina, dove le tradizioni marinare e quelle dell'entroterra si sposano perfettamente. Si possono gustare tanti piatti deliziosi in una delle economiche trattorie del centro storico o nei deliziosi ristoranti con vista sulla Valle dei Templi o ancora nei locali sul lungomare di San Leone.




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Laura Boi




9.1.09

Romantico week end di San Valentino all'Agriturismo La Sorgente in Oltrepò Pavese


Passa un romantico Week End di San Valentino in Oltrepò Pavese , soggiornando in uno degli Agriturismi che lo popolano. Oggi sul portale OltrepEAT presentiamo la proposta per San Valentino dell'Agriturismo "La Sorgente" di Varzi in Oltrepò Pavese. "La Sorgente" è il luogo ideale per chi vuole trascorrere piacevoli momenti in compagnia, dove le cose che contano hanno il giusto valore legato alle antiche tradizioni. Situato a Varzi e completamente immerso nella natura, l'Agriturismo "La Sorgente" Vi aspetta, in un ambiente accogliente e raffinato, che cattura l'attenzione dell'Ospite con il suo fascino antico, per proporVi tutti i sapori della tradizione, preparati con cura e creatività. Un'antica casa patronale con fattoria, restaurata mantenendo intatte le splendide caratteristiche architettoniche. Un luogo da visitare.
L'agriturismo"La Sorgente" è lieto di proporVi, per tutto il weekend di San Valentino, sia a pranzo che a cena, ma solo su prenotazione, il proprio Menù Degustazione a "lume di candela" e ispirato all'Amore che darà la possibilità a tutti gli Innamorati di assaggiare le varie specialità culinarie della zona abbinate ad una romantica atmosfera.

* Menù *

Gli Antipasti di Cupido
Il Salame Crudo di Varzi
La Coppa Stagionata
Il Lardo alle Erbe su Fettina di Pane Casalingo
Il Tortino Salato di Formaggio e Verdure
L'Insalata Russa su Foglia di Lattuga
Il Trancio di Polenta con Vellutata di Formaggio
La Fantasia di Verdure Miste dell'Orto
La Caramella di Sfoglia Ripiena
Il Vol au Vent con Crema ai Funghi Porcini

I Primi Piatti dell'Amore
Le Crespelle agli Asparagi, Ricotta e Semi di Papavero
Gli Agnolotti Caserecci allo Stufato di Brasato al Bonarda

I Secondi Piatti della Passione
Il Cosciotto di Porcellino Cotto nel Forno a Legna con gli Spicchi di Patate agli Aromi
La Scaloppa Dorata ai Funghi Porcini

I Dessert della Tentazione
La Delizia alla Panna con Mousse ai Frutti di Bosco e Mandorle
La Torta Paradiso di Pere e Cioccolato al Velo

L'Acqua e il Vino Rosso di Produzione Propria, Il Flut di Moscato o Spumante che accompagna i Dolci e la Tazzina di Moka.

"Tutto quello che viene servito è prodotto direttamente in azienda, in quanto riteniamo che solamente usando ingredienti naturali è possibile avere cibi di qualità"

* € 30,00 - Bevande Comprese *

Per chi lo desidera Vi è altresì la possibilità di soggiornare in graziose camere, con servizi privati e televisore, arredate con mobili d'epoca e dotate di tutti i confort, in un'atmosfera piacevole e romantica, dove sarà possibile trascorrere momenti indimenticabili. Inoltre, per una sorpresa ancor più gradita,

Vi è la possibilità di trovare Spumante e Rosse Rosse direttamente in camera.

"Buon San Valentino a tutti gli Innamorati!"

5.1.09

Verso Gomorra: "Il giorno della civetta" in Oltrepò Pavese

A febbraio il Cirro vi porterà Gomorra: per introdurre alcuni temi trattati nel film di Matteo Garrone, vi proponiamo la prima di tre serate dedicate al cinema italiano "precursore" di Gomorra:
sabato 17 gennaio 2009, ore 21:00
Claudia Cardinale e Franco Nero nel film di Damiano Damiani tratto dal capolavoro di Leonardo Sciascia:

"Il giorno della civetta" (1968)

Il film sarà preceduto dalla lettura di alcuni brani del romanzo di Sciascia da parte dell'attrice Maria Introini

"Io divido l'umanità in cinque categorie: gli uomini veri, i mezzi uomini, gli ominicchi, poi i ruffiani e, in ultimo, i quacquaracquà."
Le proiezioni sono aperte ai soli tesserati dell'associazione. Chiunque intenda associarsi può farlo contattandoci al numero di telefono 328 0153438 o all'indirizzo email cirro.capriccioso@libero.itIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo .

Come di consueto, la proiezione si svolgerà all'interno dei locali della Biblioteca dell'Unione di Comuni Prima Collina, al primo piano del Centro sociale C. Chiesa, v. Roma 13, Canneto Pavese.

La tessera d'iscrizione ha un costo di 5 euro ed è valida per tutte le attività del cirro fino al 31 dicembre 2009.

4.1.09

Il Sentiero dei Briganti, mappa satellitare in collaborazione con la Pietra Verde

Oggi sul portale di promozione turistica dell'Oltrepò Pavese sulle google maps, OltrepEAT pubblichiamo in collaborazione con l'Associazione "La Pietra Verde" la mappa satellitare del sentiero denominato "Il Sentiero dei Briganti". Questo itinerario escursionistico, lungo circa 5 km, collega i paesi di Brallo (m.950 slm) al paese di Fego (550 m s.l.m.). Da Brallo si raggiunge su strada asfaltata la frazione di Bralello in circa 15 minuti, il percorso attraversa la piccola frazione e scende su mulattiera verso il Bosco dei Giganti, uno stupendo bosco di castagni secolari. Il castagno forma estesi boschi nelle località montuose tra i 300 metri e i 1000 metri di altitudine. E' un albero con un bel tronco e con una chioma quasi rotonda.
E' una pianta che può vivere diversi secoli e raggiungere grandi dimensioni, in alcuni casi arriva ad avere una circonferenza di parecchi metri e un'età che supera i 700 anni.
Superato il castagneto, la discesa si fa più ripida e prosegue fino ad arrivare ai ruderi del Mulino dei Cognassi. Il Molino dei Cognassi era una struttura in pietra a vista con una cascina e una stalla, con davanti un grande prato. La caratteristica di questo molino era la ruota molto stretta e alta quasi dieci metri, ancora oggi ben visibile; questa ruota girava grazie alla spinta dell'acqua del Fosso del Freddo che nasce a Cima Colletta, per poi confluire nel Rio Montagnola e quindi sfociare nel Torrente Staffora vicino a Fego.
Proseguendo, si guada più volte il Montagnola e in circa 30 minuti, si giunge alla Grotta dei Briganti, formata da enormi massi di granito. I massi sorgono sopra una piccola radura poco distanti al paese di Fego, sono poggiati uno contro l'altro e formano un anfratto che può contenere alcune persone.
Nei tempi passati è stata il rifugio segreto di gruppi di briganti che, una volta assalita la carovana o il povero viandante, si rifugiavano nella grotta, sicuri che nessuno osasse salire fin quassù per cercarli.
Dalla grotta, si prosegue ancora per circa 15 minuti, si guada per l'ultima volta il Rio Montagnola e si giunge al paese di Fego.