La crisi del turismo si è fatta sentire. E anche se il 2008 è ancora in partita, il time out dell'estate è stato fischiato. Sperlonga, un passato epico e romano, ricco d'encomi a partire dalle ripetute bandiere blu, con un borgo tra i più belli d'Italia, le spiagge bianche, il mare limpido, vive il suo boom turistico del mordi e fuggi.
Si può fare di più e il comune sperlongano lancia un sos di idee e politiche di lunga gittata. Un turismo che non sia solo vacanziero, ma che dia gambe solide allo sviluppo non più solo da cartolina. Le risorse stanno nella progettualità che ha già iniziato a camminare per conto proprio.
Quest'anno è nato il consorzio turistico. Un certo numero di imprenditori e il Comune hanno realizzato la Litocard, una tessera – sconto valida per il "circuito" di servizi del comune pontino. Sichiede, però, una iniziativa che abbia un respiro turistico per 365 giorni l'anno.
Una Sperlonga da vivere non solo in alta stagione. Molti credono nella scommessa di attirare un turismo anche d'élite, selezionato e culturale, non solo marinaro. Che può svilupparsi attraverso percorsi itineranti culinari, di struggenti paesaggi invernali, di mille rivoli di arte e bellezza cosmopolita, legati alla storia del borgo, alle sue tradizionali botteghe artigianali. Un processo di marketing turistico che ha bisogno di spinte dall'alto, da parte soprattutto delle sue amministrazioni politiche. Regione e Provincia in pole position.
Finora la Regione Lazio risulterebbe "non classificata"in questa ottica, La Litorale Spa, società collaterale all'amministrazione regionale, non si dispone a trampolino di lancio, mentre la Provincia di Latina sta per lanciare un Programma di Sviluppo Turistico all'interno del quale vi è inserito un sotto-programma dal titolo "Progetto Piano del Colore". Si tratta di investimenti nell'estetica dei borghi, per restituirli alle bellezze antiche. Primi passi, ma ne occorrono altri.